Archivio per gennaio 9th, 2006

Che fatica la montagna.


Sono tornata sabato sera, ma sono ancora distrutta. La montagna è faticosissima.

Ti vesti con uno strato attillato poi sopra altro strato più morbido ed infine lo strato più spesso. Cioè quando ho preparato il bimbo e mi sono preparata io, sono già stravolta. Poi ci si reca verso l’ovovia e si fa circa mezz’ora di coda attenti a non cadere con gli scarponi. Finalmente si arriva sulle piste ed allora discesina calma, calma, perchè io non sono una donna da neve e poi si ricomincia dall’ovovia.

Fortunatamente quest’anno grazie a Stefano ho scoperto un posticino davvero delizioso dove c’è un parcogiochi magnifico, anche per grandi, anzi c’erano più grandi che bambini a dir la verità. Lì prendevi un ciambellone, ti accocolavi dentro e ti lanciavi a folle velocità su un’apposita pista.

Fin qui tutto bene, anzi benissimo perchè la risalita la facevi con il tapis roulant e quindi si riusciva anche ad arrivare a sera senza essere stravolti e poi la coda ai ciambelloni era molto meno affollata, ma c’è sempre un ma l’ultimo giorno abbiamo strafatto e ci siamo lanciati in 5 con i ciambelloni. Una matteria completa, ovviamente eravamo tutti adulti, i bambini coscienziosamente si lanciavano con bob e slittini uno per volta su pista attigua, e siccome il peso era troppo  abbiamo sfondato la barriera composta da una montagnetta di neve e siamo andati dall’altra parte con volo spettacolare. Un nostro amico ha sbattuto la testa nella neve e si è rotto gli occhiali; gli altri 3 erano più o meno integri in quanto sono rimasti accoccolati nella ciambella. Io sono corsa a vedere cosa si era fatto il nostro amico e sento dell’aria fredda sulle natiche.

Praticamente, avendo strusciato per 50 metri sulla neve senza ciambella, mi si è stracciata la tuta da sci ( imprestata ovviamente ) le calzamaglie e le mutande, sono rimasta con il culo all’aria. Una figura di merda di tal genere era davvero un bel po’ che non la facevo, veramente. Gentilmente con una giacca allacciata in vita, sono ridiscesa con l’ovovia ed ho acquistato dei bellissimi pantaloni da neve nel primo negozio utile del paese per la modica cifra di E 52. Li ho indossati e sono ritornata su a finire le mie discese.

Ma a parte questo piccolissimo ed insignificante episodio, accompagnato da diversi lividi di varia entità sulle gambe e sul di dietro, è andata benissimo e tutti ci siamo veramente divertiti tantissimo.

Tutti ovviamente mi chiedevano ma come avevo fatto a trovare questo posto ed io, molto misteriosamente, dicevo che non potevo svelare la mia fonte perchè non era etico.